Langhirano (PR) I La forma dell'acqua
Si è da poco conclusa la fase preliminare del progetto di restituzione di un fondo archivistico della Società del Canale Comune, una partecipata che si è costituita a Parma a metà Ottocento per la gestione del canale. L’intervento si è concretizzato con la collaborazione fra il Comune di Langhirano e IBC, ora Regione Emilia-Romagna – Servizio Patrimonio Culturale, nella cornice dei Piani 2020 – L.R. 18/2000.
È una di quelle storie belle che hanno il sapore della scoperta. Tutto comincia con una ricognizione. Un luogo inatteso. Un rinvenimento insperato. Siamo a Langhirano. A dare il via a questa storia di restituzione è la Società del Canale Comune che ha in cura l’amministrazione di una delle più antiche infrastrutture idrauliche del territorio.
Come spesso accade, l’accumularsi delle carte richiede la diponibilità continua di spazi di deposito che, talvolta, si estendono a ricoveri di fortuna non sempre idonei a una corretta conservazione. È il caso della Società che si appoggia, tra l’altro, a una casa colonica dove sono state rinvenute svariate casse di documenti. Per valutarne l’interesse la Società ha coinvolto il Comune di Langhirano che ha accertato la rilevanza amministrativo-contabile di documenti relativi alla gestione del Canale Comune, nel periodo che va dalla metà Ottocento fino agli anni Settanta del Novecento, per una consistenza di circa 2m cubi e 8/9m lineari.
La Società ha quindi concordato con il Comune di Langhirano il trasferimento immediato del fondo presso i depositi dell’Archivio comunale. Con la presa in carico, nel 2019, il Comune, di concerto con la Regione, ha intrapreso un percorso conservativo preliminare alla stipula di convenzione per un deposito decennale.
L’intervento è stato così affidato a un laboratorio di restauro di consolidata esperienza nel trattamento dei materiali cartacei, Frate&Livi di Bologna, che ha curato le operazioni di sanificazione, spolveratura e ricondizionamento con trasferimento delle carte in raccoglitori di cartone a ph neutro e il loro stoccaggio in scatole dimensionate.
Il percorso di valorizzazione – dal titolo che è già programma, “L’Acqua: un bene comune” –prosegue poi con le operazioni di inventariazione e digitalizzazione a cui seguiranno gli studi sul management del canale e l’impatto sulla comunità. Su queste basi si intende valorizzare il giacimento ritrovato con iniziative, anche espositive, per ripercorrere la storia dell’alveo tardoantico nella sua stagione più recente.
Testimone del paesaggio di Langhirano, il fondo archivistico è premessa irrinunciabile alla tutela del paesaggio e strategica è la sua messa in valore per la salvaguardia dei regionalismi e dei relativi ecosistemi. La riflessione sulla transizione ambientale non è che all’inizio e questo progetto è un piccolo ma significativo passo verso l’orizzonte delineato dall’Europa che ci chiama a una governance attiva per il territorio di cui siamo responsabili.
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Data: 10 marzo 2021