Giulio Ruffini. I quadri dell’anima
Si intitolava “Per i 90 anni di Giulio Ruffini: i quadri dell’anima” la mostra aperta dal 27 marzo al 1 maggio 2011 presso le sale espositive Lino Longhi della sede ASCOM di Lugo. In rassegna figuravano oltre trenta dipinti, dagli anni settanta ad oggi, molti dei quali esposti per la prima volta in pubblico, selezionati dal curatore Paolo Trioschi assieme allo stesso artista. Era presente, inoltre, una ristretta ma significativa selezione di opere che rimandano alla fase iniziale dell’attività di Ruffini, contrassegnata dalla ben nota militanza in campo realista. Ciò che si proponeva era un nuovo straordinario ritratto/autoritratto di Giulio Ruffini, dopo quello delineato in occasione della memorabile esposizione forlivese-fusignanese sulla ‘Scomparsa della Romagna’ di qualche anno fa (con il suo straordinario carico di simboli della perduta civiltà contadina) e la più recente rassegna allestita alla Manicalunga della Classense di Ravenna (con il pittore nei panni non improvvisati di un poeta cantore di nostalgia fondatrice). La mostra, promossa da Ascom con la collaborazione dell’ Associazione “Percorsi” ed il patrocinio del Comune di Lugo. In catalogo anche testi di Paolo Mazzotti, Elena Nencini, Stefano Trentini, Paolo Trioschi, nonché un ‘omaggio fotografico’ di Costantino Ferlauto realizzato nella casa studio dell’artista a Mezzano di Ravenna.
https://patrimonioculturale.regione.emilia-romagna.it/multimedia/gallerie-di-immagini/lo-studio-del-pittore-giulio-ruffini
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Giulio Ruffini. I quadri dell’anima
Si intitolava “Per i 90 anni di Giulio Ruffini: i quadri dell’anima” la mostra aperta dal 27 marzo al 1 maggio 2011 presso le sale espositive Lino Longhi della sede ASCOM di Lugo. In rassegna figuravano oltre trenta dipinti, dagli anni settanta ad oggi, molti dei quali esposti per la prima volta in pubblico, selezionati dal curatore Paolo Trioschi assieme allo stesso artista. Era presente, inoltre, una ristretta ma significativa selezione di opere che rimandano alla fase iniziale dell’attività di Ruffini, contrassegnata dalla ben nota militanza in campo realista. Ciò che si proponeva era un nuovo straordinario ritratto/autoritratto di Giulio Ruffini, dopo quello delineato in occasione della memorabile esposizione forlivese-fusignanese sulla ‘Scomparsa della Romagna’ di qualche anno fa (con il suo straordinario carico di simboli della perduta civiltà contadina) e la più recente rassegna allestita alla Manicalunga della Classense di Ravenna (con il pittore nei panni non improvvisati di un poeta cantore di nostalgia fondatrice). La mostra, promossa da Ascom con la collaborazione dell’ Associazione “Percorsi” ed il patrocinio del Comune di Lugo. In catalogo anche testi di Paolo Mazzotti, Elena Nencini, Stefano Trentini, Paolo Trioschi, nonché un ‘omaggio fotografico’ di Costantino Ferlauto realizzato nella casa studio dell’artista a Mezzano di Ravenna.
Foto di C. Ferlauto, IBC
Foto di C. Ferlauto, IBC
Foto di C. Ferlauto, IBC
Foto di C. Ferlauto, IBC