Convegni

 

Restauri a Forlì

La mostra “Marco Palmezzano. Il Rinascimento nelle Romagne” e il restauro dell’ex convento di San Domenico a Forlì, che la ospita fino al 30 aprile, sono gli argomenti trattati nel convegno organizzato dall’Istituto beni culturali in occasione della XIII edizione del Salone del Restauro.
E’ un’opportunità di rilievo per far conoscere il lungo e laborioso percorso che ha visto istituzioni pubbliche e private impegnate a vari livelli in un progetto di grande spessore culturale per la città.
Gli argomenti affrontati ripercorrono i molteplici aspetti che hanno caratterizzato il cantiere forlivese: dallo scavo archeologico, che ha evidenziato le trasformazioni della chiesa e del convento, agli imponenti lavori di restauro architettonico; dalla campagna di restauro dei dipinti  alle indagini sulle tecniche artistiche utilizzate dal pittore; dal monitoraggio delle condizioni microclimatiche per una migliore conservazione delle opere all’allestimento museografico nei nuovi locali.

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Virgo gloriosa e santi: restauro e tutela dei simulacri vestiti

Nel vasto panorama delle raffigurazioni, plastiche e pittoriche, dedicate alla Madonna una particolare collocazione spetta alle effigi destinate alla vestizione, un particolare fenomeno legato a ritualità della devozione popolare. A partire dagli anni Ottanta-Novanta del secolo appena trascorso una serie di studi hanno consentito di focalizzare l’attenzione degli addetti ai lavori, studiosi e appassionati della materia, su questi oggetti, polimaterici per eccellenza e dalle specifiche problematiche conservative, pregevoli per il loro alto profilo storico, artistico e antropologico.
A questo tema affascinante ricco di spunti di riflessione e di ricerca è stato dedicato, nell’ambito di Restauro 2005, un primo incontro dal titolo Virgo Gloriosa percorsi di conoscenza, restauro e tutela delle “Madonne Vestite”.
Questo secondo incontro vuole riprendere ed approfondire l’argomento relativo ai simulacri vestiti principalmente con l’intento di entrare nello specifico delle problematiche conservative, riprendendo il filo del discorso là dove si era fermato nel precedente convegno, presentando una serie di casi significativi e molto particolari, tra loro assai diversi ma pur sempre afferenti al medesimo ambito. Si tratta infatti, come si è visto, di opere caratterizzate da una notevole complessità tecnica e costruttiva che vede l’assemblaggio di materiali eterogenei ma resi tra loro compatibili in quanto funzionali, specificità questa che determina conseguentemente interventi di restauro differenziati.
Il convegno è infine l’occasione per presentare l’esito finale del restauro della statua raffigurante una Madonna con Bambino, in cartapesta, tela gessata e abbigliata appartenente alle collezioni del Museo d’Arte Sacra Beato Amato Ronconi di Saludecio, piccolo centro dell’entroterra riminese. E’ opportuno ricordare che questa stessa effige,  esposta prima dell’intervento di restauro alla mostra Cantieri Culturali (allestita a cura dell’IBACN alla passata edizione del Salone), per la singolarità del manufatto, l’intrinseco pregio uniti allo stato conservativo in cui versava aveva sollecitato grande interesse da parte degli operatori dell’IBACN, tanto da divenire il principale vettore del I° convegno “Virgo Gloriosa”  i cui atti sono resi disponibili al pubblico attraverso il web dell’Istituto proprio in concomitanza con il XIII Salone del Restauro.

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Conservare il novecento. Le memorie del libro

Il settimo appuntamento di "Conservare il Novecento", il tradizionale appuntamento annuale sulla conservazione e il restauro dei materiali documentari all'interno del Salone di Ferrara, è dedicato a Le memorie del libro rappresentate dagli archivi e dalle biblioteche storiche degli editori.
Il convegno, promosso dalla Soprintendenza regionale per i beni librari e documentari dell'IBC insieme all'Istituto centrale di patologia del libro, all'Associazione italiana biblioteche e all'Associazione nazionale archivistica italiana, vuole sollecitare il dialogo tra il mondo degli archivi e quello delle biblioteche già realizzatosi proficuamente nel 2003 in occasione del convegno intitolato La fotografia specchio del secolo. La tematica della conservazione, del trattamento e della valorizzazione della documentazione editoriale del Novecento richiede infatti un'analisi correlata tra le carte sedimentate per fini pratici nel corso delle attività di una casa editrice e i libri effettivamente prodotti, e quindi esige un approccio convergente delle discipline archivistiche e biblioteconomiche, anche per produrre strumenti di corredo che consentano una soddisfacente fruizione. Si aggiunga che, oltre agli archivi presenti presso le case editrici tuttora attive, molte biblioteche e archivi conservano, tra i fondi speciali, archivi di tipografi e di case editrici e raccolte librarie particolarmente significative per la redazione del catalogo storico di alcuni editori.
È ormai riconosciuto da più parti il ruolo fondamentale svolto dalla mediazione editoriale - tra la redazione del testo da parte dell'autore e la ricezione da parte del lettore - per cui nell'ultimo ventennio sono stati promossi sia approfondimenti specifici sugli archivi di vari editori sia censimenti, in particolare su scala regionale. In tali complessi documentari, che sono al tempo stesso archivi d'impresa e archivi culturali, si trovano carteggi con gli autori, progetti non sempre realizzati, pareri di lettura, disegni per le copertine e le illustrazioni interne, notizie sui canali distributivi e i dati di vendita; in altre parole, una messe di notizie preziosa per comprendere la cultura e la società in un determinato periodo storico. Con la scomparsa di molte case editrici italiane nella seconda metà del secolo scorso, in corrispondenza anche del fenomeno di crescente concentrazione imprenditoriale, si è registrato tuttavia lo smembramento del patrimonio documentario e purtroppo in alcuni casi è avvenuta la dispersione, con grave danno per la storia culturale del paese.
Nella prima sessione "Archivi e biblioteche degli editori" - coordinata da Rosaria Campioni - sono previsti interventi di storici dell'editoria e del libro (Mario Infelise dell'Università Cà Foscari di Venezia e Gabriele Turi dell'Università di Firenze) e di archivisti, in particolare Paola Tascini che illustrerà il titolario proposto dal Ministero per i beni e le attività culturali frutto del un lungo lavoro di un gruppo al quale hanno collaborato anche rappresentanti delle Regioni e dell'Associazione italiana editori. Infine Susanna Basile esporrà l'organizzazione dell'archivio storico dell'Istituto della Enciclopedia Italiana e gli strumenti approntati per facilitare la consultazione dei cospicui fondi.
Nella seconda sessione "Esperienze di conservazione" - coordinata da Armida Batori - saranno presentate varie esperienze tra cui quella del l'Archivio storico della casa editrice fiorentina Giunti da Aldo Cecconi e di due centri esemplari a livello europeo: l'Institut Mémoires de l'Édition Contemporaine (IMEC) che ha sede a Caen e a Parigi e la Fondazione Arnoldo e Alberto Mondadori di Milano, dai rispettivi direttori, Olivier Corpet e Luisa Finocchi.
Si pensa di lasciare largo spazio al dibattito per diffondere la conoscenza delle numerose iniziative anche a livello locale e per promuovere un confronto sulle complesse problematiche connesse al riordino di tali archivi e sulle diverse scelte organizzative.

Pubblicazione

Conservare il Novecento. Le memorie del libro. Atti del convegno, Ferrara, Salone internazionale dell'arte del restauro e della conservazione dei beni culturali e ambientali, 31 marzo 2006 

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ultima modifica 2022-09-09T08:55:44+01:00
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