Un tesoro di fede al Castello dei Ronchi. Il vetro dorato paleocristiano e la reliquia di Santa Deodata

Quando nel 1985 il Comune di Crevalcore ha acquistato il magnifico complesso architettonico del Castello dei Ronchi, in località Bolognina, con la chiesa attigua, nessuno avrebbe potuto immaginare che proprio questo luogo di culto custodisse un prezioso e ignoto reperto, testimone di antiche forme di devozione perpetuatesi nel tempo. Una giornata di studi, il 28 aprile 2012, per presentarlo.

Un tesoro di fede convegnoInsperatamente,  un  reliquiario secentesco contenente  resti della santa o martire siracusana Deodata, vittima secondo la tradizione agiografica delle persecuzioni dioclezianee, ha restituito nel 2008  il fondo di una coppa in vetro con figure in foglia d'oro graffita effigianti i Santi Pietro e Paolo accompagnati da un'iscrizione beenaugurante.  Datato al IV sec. d.C., esso costituisce per molti motivi una straordinaria reliquia che davvero  meritava di essere indagata e valorizzata in modo conveniente.

Vetro paleocristianoL'incontro è infatti l'occasione per presentare pubblicamente le risultanze del restauro, delle indagini storico-artistiche e degli studi scientifici finora effettuati sul reperto e sul suo contesto di appartenenza. Oltre al vetro, di alto interessante sia negli aspetti tecnologici, sia sotto il profilo iconografico e archeologico, approfonditi da esperti della Soprintendenza Archeologica e da valenti studiosi locali,  motivi di profonda attenzione suscitano infatti anche la teca che lo custodiva con le relative ossa, affidate alle competenze degli antropologi del Laboratorio di Bioarcheologia e Osteologia Forense dell'Università di Bologna, e i vari altri residui  presenti, utili per arricchire e completare il quadro storico  in cui si incornicia tale inaspettato ritrovamento.
In questo approccio globale, teso ad  ampliarne l'orizzonte interpretativo, si inseriscono ulteriori interventi che mettono a fuoco specifici elementi di carattere agiografico o l'evoluzione paesaggistica e ambientale  del territorio crevalcorese  nel trapasso fra l'età tardoantica e il successivo periodo medievale o, ancora, prendono in esame le metodologie operative adottate per la conservazione di manufatti così particolari e fragili.

 

Il programma in sintesi

Saluti: Claudio Broglia Sindaco di CrevalcoreThomas Casadei, Consigliere regionale dell'Emilia-Romagna e membro della Commissione CulturaBeatrice Draghetti, Presidente della Provincia di Bologna, Filippo Maria Gambari Soprintendente Archeologo dell’Emilia RomagnaFiamma Lenzi Istituto Beni Culturali Regione Emilia-Romagna, Silvia Marvelli Direttore Museo Archeologico Ambientale di San Giovanni in Persiceto.

Interventi: Paola Desantis, Soprintendenza per i Beni Archeologici; Pierangelo Pancaldi, archeologo; Carlo Zucchini, Accademia Indifferenti Risoluti; Cinzia Cavallari, Soprintendenza per i Beni Archeologici, Maria Giovanna Belcastro, Antonio Todero, Greta Bocchini, Fiorenzo Facchini, Laboratorio di Bioarcheologia e Osteologia Forense - Università di Bologna; Marco Marchesini, Soprintendenza per i Beni Archeologici; Rosanna Moradei, Opificio delle Pietre Dure di Firenze.

 

"I segreti del pozzo"

 

Castello dei RonchiNel corso della giornata il Gruppo Ravennate Archeologico - G.R.A. ha effettuato uno scavo archeologico in uno dei pozzi del Castello dei Ronchi. Nel pomeriggio, dalle 15.00 doppio appuntamento per i partecipanti : Paola Desantisha  illustrato lo scavo in corso, mentre Carlo Zucchini ha introdotto i presenti alla conoscenza del Castello.

 

 

Dove e Quando

Sabato 28 aprile 2012
Crevalcore (BO)
Castello dei Ronchi
loc. Bolognina
via Argini Nord 3277/B

Info


Istituzione dei Servizi Culturali
"Paolo Borsellino"
tel. 051-988.558-559
e-mail: istituzione@comune.crevalcore.bo.it
website: www.comune.crevalcore.bo.it

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ultima modifica 2023-02-02T17:51:43+01:00
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