Un cantiere di restauro archeologico a Cattolica: il sito preistorico dell'area VGS

Adottando un orientamento metodologico consolidato l'IBC ha promosso progetti di conservazione e restauro di beni archeologici, secondo la formula dei cantieri-scuola destinati a studenti e specializzandi di questo ramo disciplinare.

Assistiti e coordinati da restauratori professionisti, gli allievi hanno operato negli spazi messi a disposizione dal Museo partner e, grazie all'alternanza  fra attività pratiche e momenti di approfondimento sulle tecniche di restauro, sulla classificazione tipologica  dei manufatti, sull'analisi e studio dei materiali,  sono stati  impegnati nei diversi step della catena operativa che, dall'esame dello stato di conservazione iniziale dei reperti provenienti da scavo, si concluderà con il pieno recupero della loro leggibilità e significatività testimoniale e con la successiva valorizzazione attraverso esposizioni temporanee o una musealizzazione definitiva.  

La sperimentata collaborazione fra enti che a diverso titolo da un lato agiscono nel campo della salvaguardia e promozione del patrimonio culturale (IBC, Musei degli enti locali, Soprintendenza per i Beni Archeologici dell'Emilia Romagna) e, dall'altro, hanno primari compiti di  ricerca e istruzione delle giovani generazioni (Atenei) ha assicurato a questi progetti  il conseguimento di molteplici obiettivi, che vanno dal soddisfacimento delle specifiche e delicate esigenze conservative  di tale categoria di beni culturali all'arricchimento del bagaglio conoscitivo degli allievi  e al coerente inserimento  dell'esperienza  nei percorsi di studio previsti dai vari ordinamenti universitari e al suo riconoscimento formativo.

Dove si è lavorato e modalità di iscrizione

Si è cominciato lunedì 4 giugno 2012, presso il Museo della Regina di Cattolica, con i materiali ceramici dell'area VGS. 

Controlli archeologici eseguiti fra il 2007 e il 2009 in un'area investita dalla realizzazione del Centro Video Gioco a Cattolica hanno portato alla scoperta di un importante insediamento del Bronzo antico antico (XX-XVII sec. a.C.), oltre che dell’ambiente naturale e del contesto culturale nel quale esso è inserito. Si tratta di una straordinaria rilevanza archeologica per la storia della Romagna costiera, anche per la considerevole estensione (quasi 3000 mq) dell'area. Il progetto realtivo a questo sito prevede inoltre una serie di analisi e indagini specifiche (analisi chimico-fisiche, archeometriche, sui reperti faunistici, malacologici, scarti di lavorazione litica, reperti vegetali e residui pollinici), ed ha come obiettivo finale la realizzazione di una iniziativa espositiva e, a seguire, la definitiva musealizzazione del complesso archeologico. Il cantiere-scuola si concentra sul recupero dei materiali ceramici, uno dei principali indicatori per ricostruire la vita quotidiana di questo villaggio preistorico di 4.000 anni fa, composto di capanne rettangolari absidate, silos, focolari, pozzetti e aree esterne in cui svolgevano diverse attività di sostentamento.

Erano 18 i posti disponibili, suddivisi in tre turni di tre settimane ciascuno. Gli interessati potevano prendere visione del bando e delle modalità di iscrizione neil link sottostante.

Attribuzione di Crediti Formativi Universitari (CFU)

Per gli  studenti interessati delle Facoltà di Lettere di Bologna e di Conservazione dei Beni Culturali di Ravenna (Laurea triennale, Laurea Magistrale e Scuola di Specializzazione) la partecipazione al Cantiere-scuola in oggetto, dava diritto alla maturazione di 4 CFU, che potevano sommarsi a quelli degli altri Laboratori del Dipartimento di Archeologia di Bologna per il raggiungimento dei 6/12 crediti necessari per la verbalizzazione.

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ultima modifica 2019-12-12T13:07:01+01:00
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