Il Fondo Raimondi

Nel 1988, per il comune intento delle figlie dello scrittore, della Soprintendenza per i beni librari e documentari e del Dipartimento di Italianistica dell’Università di Bologna che il fondo non subisse smembramenti e dispersioni, ma trovasse una sede dove conservare la sua fisionomia ed integrità e diventasse fonte e oggetto di studi, esso fu acquistato dalla stessa Soprintendenza per i beni librari e documentari, che procedette al riordino e catalogazione di tutto il materiale.
Il fondo è stato poi depositato presso la Biblioteca del Dipartimento di Italianistica che garantisce il servizio di consultazione e valorizzazione.
La biblioteca di Giuseppe Raimondi è costituita da migliaia di volumi principalmente di letteratura italiana (prevalgono le opere dei e sui narratori e poeti del ‘900, ma non mancano i classici della letteratura italiana. Numerose le dediche degli autori allo scrittore e, come in tanta parte dei volumi, annotazioni di studio di Raimondi). Molto ricco è poi il settore di letterature straniere, soprattutto quella francese. Altro consistente settore è quello di arte italiana (ca. 1.200) e arte straniera (ca. 700).

Del fondo fanno parte circa 250 testate di arte e letteratura: molte le sottolineature e le annotazioni di Raimondi.

Nell’archivio si conservano le migliaia di lettere con i maggiori scrittori, artisti e critici con i quali Raimondi ebbe spesso profondi e duraturi rapporti di amicizia e stima; molto ricca è poi la raccolta di manoscritti che comprende: materiali per conferenze; centinaia di quaderni e taccuini di appunti e abbozzi di lavori; moltissimi manoscritti e dattiloscritti di articoli per quotidiani e riviste; manoscritti, dattiloscritti e bozze delle opere dello scrittore; ritagli di articoli di e su Giuseppe Raimondi.

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ultima modifica 2012-04-19T15:18:00+02:00
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