Sessione plenaria conclusiva
Il 1° febbraio 2022 si è concluso il percorso del laboratorio territoriale.
Durante la sessione plenaria conclusiva sono stati condivisi con la Pubblica Amministrazione gli esiti del lavoro alla presenza di:
Danilo Zacchiroli, Assessore del Comune di Anzola, con deleghe a Cultura, Comunicazione, Lavori Pubblici e Ambiente
Lorenza Bolelli e Anna Zappoli, Settore Patrimonio Culturale della Regione Emilia - Romagna
Nicola Marzot e Luca Righetti, Studio PERFORMA A+U
Werther Albertazzi, Planimetrie Culturali Aps
Il laboratorio ha coinvolto attivamente soggetti portatori di interessi a diverso titolo nella ideazione, promozione e ipotesi di gestione di processi di rigenerazione culturale attraverso l’assunzione di forme innovative di responsabilità diretta e cittadinanza attiva che hanno interessato edifici storici e/o ambiti ambientali, con l’obiettivo di farli conoscere e valorizzarli, reinserendoli nel circuito vitale delle comunità territoriali.
L’appuntamento finale ha previsto l’illustrazione della proposta co-progettata dal gruppo di lavoro: i progettisti di "Studio Performa A+U " hanno presentato alle istituzioni i risultati del laboratorio con la collaborazione dei partecipanti al tavolo di lavoro
La volontà condivisa emersa durante il laboratorio riguarda la realizzazione di un circuito in mobilità dolce che permetta di ridurre la distanza geografica e psicologia delle estremità settentrionale e meridionale del territorio anzolese, che risulta prevalentemente polarizzato sull’insediamento produttivo attestatosi in fregio alla via Emilia, a integrazione dell’originario nucleo storico.
E’ auspicata l’integrazione dei tratti esistenti con nuovi percorsi da realizzare sugli argini del Torrente Samoggia, del Martignone, del Ghironda e del Podice, garantendo in tal modo una forte integrazione con i valori paesaggistici dell’intorno.
Il laboratorio propone percorsi alternativi interni alle aree produttive, rispetto al sistema già presente sulla via Emilia (bicipolitana linea 1), agevolandone la fruizione in sicurezza rispetto alle vie di maggior traffico intermodale.
Ciò al fine di collegare efficacemente le principali opportunità di rigenerazione identificate nel corso dei lavori: ex Polveriera, ex Coop e ex Scuola di San Giacomo del Martignone.
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